The Collage Show
12 Settembre – 25 Settembre 2017
Titolo: The Collage Show
A cura di STEFANIA CARROZZINI
Camden Image Gallery 174 Royal College Street LONDON NW1 OSP
Opening Reception: Tuesday September 12, 7pm – 9 pm
Artisti
Barbara Bachner, Stefania Carrozzini, Natalija Simeonovic, Beth Charles, Paolo Nicola Rossini, Vanessa Stelling, Vincenzo Torcello, Susi Zucchi
La tendenza del copia-incolla è l’attitudine più contemporanea che ci sia. Dal cinema alla moda, dall’arte alla musica. Fino al mondo di Internet. Perché questa tecnica insegna la strada verso la libertà di costruirsi un proprio mondo intellettuale.
Gli artisti amano il collage perché è semplice, poco costoso, di risultato apparentemente garantito, almeno sul piano formale. La differenza poi la fa il talento degli artisti, la loro capacità di associare immagini tra le più disparate, creando mondi inaspettati.
Tutto cominciò nei primi anni del Novecento tra 1911 e il 1912, anni in cui Picasso produceva “Natura morta con sedia impagliata”. E fu lui il primo a sostituire la pittura con la carta, o meglio con la tela cerata. Il collage poi ha avuto negli anni una sua evoluzione, dalle teorie di Boccioni sulla scultura polimaterica, per poi arrivare al movimento Dada con Schwitters, Hausmann e Arp che sfruttarono in modo irriverente le possibilità infinite del fotomontaggio. I surrealisti daranno poi voce e volto all’inconscio, all’irrazionalità’ fluttuante di un mondo sommerso in movimento.
Con gli anni il collage diverrà un linguaggio acquisito fino al décollage di Mimmo Rotella che arrivò a invertire il processo, dall’incollaggio allo strappo. Mischiare le carte della realtà non è però solo prerogativa dell’arte, si pensi alla moda che “incolla” passato e futuro, alla musica che fonde brani di culture diversissime solo in apparenza inconciliabili, alla danza con il fusion style. Sì perché in un’era collagista la parola chiave è “fusion”. Nel cinema si fondono tecniche diverse da teatro barocco all’estrema fiction. Ma il “taglia e cuci” spopola soprattutto in Internet. Si pensi a Facebook o a Instagram, i grandi contenitori dove giacciono miliardi di foto, filmati, confessioni, notizie, bugie. Tutto e il contrario di tutto come un fiume immenso che bagna, ma anche travolge. E tutto è già lì, a portata di mano, non occorre creare nulla di nuovo, perché si può tentare di riorganizzare la storia. Forse il collage è tra le tutte le tecniche quella più umanista, nel senso che ci lega al presente con la possibilità di una visione d’insieme della vita; è una modalità percettiva che mima la velocità del pensiero, ci allena alla sintesi e amplia la nostra coscienza. Il riordino dagli infiniti frammenti del visibile è la tendenza del futuro e sarà proprio la capacità di scegliere, di eliminare il superfluo a imporre uno stile al di là di tutti gli stili, in un’estetica dove la bellezza fa rima con verità e semplicità.