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NEW YORK – Il Colore del Pensiero

IL COLORE DEL PENSIERO

dal 4 al 15 giugno 2019

Onishi Project New York

521 West 26 th Street, New York

Artists: Barbara Bachner, Marije Bijl, Rosaspina Buscarino, Patrick Dennis Akshita Gandhi, Susi Lamarca, Marion Schmidtke, Susi Zucchi

Per me i colori sono degli esseri viventi, degli individui molto evoluti che s’integrano con noi e con tutto il mondo. I colori sono i veri abitanti dello spazio. (Yves Klein)

IL COLORE DEL PENSIERO

Immaginiamo che al dialogo costante nella nostra mente sia assegnato un colore. Ci accorgeremmo che il nostro umore può essere sintonizzato su una frequenza cromatica. Iniziamo così a osservare i nostri pensieri e a notare di che colore siamo nella maggior parte del tempo. Gli artisti, forse, non hanno bisogno di tale esercizio perché attingono all’inesauribili risorse dell’ispirazione e dell’intuizione e la bussola che li guida è l’intelligenza emotiva. Ma l’intelligenza emotiva appartiene a tutti gli esseri umani. E’ una fonte inestinguibile di benessere fisico e mentale.

I nostri sono tempi nei quali l’egoismo, la violenza e la miseria morale sembrano congiurare per corrompere i valori della nostra vita. È qui che l’intelligenza emotiva trova una sua naturale collocazione. Sappiamo anche che l’educazione, così com’è concepita oggi, è basata sul primato del pensare sul sentire; avvantaggia fin dalle prime fasi dell’apprendimento la logica razionale, analitica, sequenziale e deduttiva, tendendo in generale a sviluppare le capacità razionali dell’individuo e a trascurare aspetti importanti dell’essere umano. La vita poi sarà la vera maestra che attraverso l’esperienza ci aiuterà a capire chi siamo.

L’intelligenza emotiva riunisce cuore e mente, questi due grandi enigmi; fonde passioni e ragione, ed è l’unica forma d’intelligenza che possa far evolvere il genere umano. L’intelligenza emotiva è strettamente legata al pensiero creativo e l’arte è sempre frutto di pensiero ed emozione. L’arte aiuta a capire le proprie emozioni ed è quindi fondamentale per il mantenimento di una società sana. Da sempre gli artisti utilizzano tutti gli strumenti possibili che consentano una libera espressione delle emozioni e dei pensieri riflettendo, più o meno in modo consapevole, i mutamenti sociali. Al di là della valenza scientifica che il titolo di questa mostra potrebbe suggerire, è importante sottolineare quanto le emozioni incidano nel nostro quotidiano. Gli artisti sanno dare voce alla gamma più disparata di emozioni convogliandoli in suoni, colori e movimento.

Perché il colore è una forza così potente nelle nostre vite? Quali effetti può avere sui nostri corpi e sulle nostre menti? Mentre le percezioni di colore sono in qualche modo soggettive, ci sono alcuni toni cromatici che hanno un significato universale. I colori nell’area rossa dello spettro cromatico sono noti come colori caldi e includono rosso, arancione e giallo. Questi colori caldi evocano emozioni che vanno da sentimenti di calore e conforto a sentimenti di rabbia e ostilità. I colori sul lato blu dello spettro sono noti come colori freddi e includono blu, viola e verde. Questi colori sono spesso descritti come calmi, ma possono anche richiamare alla mente sentimenti d’indifferenza.

Ma cos’è il colore? E cos’è il pensiero? Sono due aspetti che caratterizzano i due emisferi del cervello: il lato sinistro nel quale domina l’attività logica e il lato destro che è maggiormente implicato nei processi emozionali. Cervello poeta e cervello ingegnere, in realtà, lavorano in sincrono. L’esperienza estetica si nutre di entrambi. In un presente che già vive e si pone i problemi della massiccia interferenza tecnologica che tenderà a trasformare sempre di più l’uomo in un oggetto modificabile, smontabile e riassemblabile, ci rendiamo conto di quanto sia necessario salvaguardare arte, vita e umanesimo.

Come ci ricorda Antoine de Saint Exupery “ Non si vede bene che col cuore… “: forse questa è la miglior chiave di lettura del fenomeno emozionale rappresentato dalla creazione e dalla fruizione dell’opera d’arte, non dimenticando mai che comunque, il cubo di Rubik è molto più bello con i colori mischiati.

 

Stefania Carrozzini

Milano, 13 maggio 2019

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